Nel mondo del marketing aziendale, c'è una tendenza diffusa ma spesso poco ragionata: investire in gadget promozionali solo perché "lo fanno tutti". Questo approccio è un errore strategico che porta a uno spreco di risorse e, in alcuni casi, danneggia persino l'immagine del brand.
Il problema: gadget senza strategia
Molte aziende scelgono gadget a caso, senza un vero obiettivo, semplicemente per stare al passo con la concorrenza.
Il ragionamento tipico è: "Se gli altri lo fanno, dobbiamo farlo anche noi". Ma questo non è un motivo valido per investire in oggetti che finiranno dimenticati in un cassetto o, peggio, nella spazzatura.
Un gadget efficace non è un semplice omaggio: deve essere un’estensione del brand, un veicolo di comunicazione che rafforza l'identità aziendale e crea un legame con il cliente.
Un gadget isolato non serve a nulla!
Distribuire gadget senza una logica è come pubblicare un post sui social senza una strategia editoriale: si rischia di parlare nel vuoto.
La ripetizione e la coerenza sono fondamentali nel branding.
Il gadget deve essere parte di un piano integrato, in cui ogni elemento della comunicazione aziendale contribuisce a costruire un’immagine forte e riconoscibile. Senza questa visione d’insieme, l’investimento in gadget diventa solo una spesa superflua.

Qualità e coerenza con il brand: due fattori chiave
La qualità di un gadget conta più di quanto si pensi. Un oggetto scadente trasmette l'idea di un'azienda scadente.
Ecco un esempio concreto: immagina di ricevere una penna che smette di scrivere dopo due giorni. Non solo non userai più quella penna, ma inconsciamente assocerai la stessa scarsa affidabilità all'azienda che te l’ha regalata.
Un gadget efficace deve:
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Rispecchiare i valori e l'identità del brand
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Essere utile e durevole
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Avere un design curato e riconoscibile
Se il budget è limitato, meglio scegliere pochi gadget di qualità piuttosto che distribuirne migliaia di inutilizzabili.

Meglio niente che male!
Un altro errore comune è la logica del "basta che costi poco". Se il tuo unico criterio di scelta è il prezzo più basso possibile, forse è meglio non fare gadget affatto.
Ovviamente, ci sono contesti in cui l’economicità ha senso: per eventi di massa o campagne di lead generation su ampia scala. Ma il prezzo non deve mai essere il fattore determinante.
Un gadget economico può funzionare se ha un valore per il destinatario, ma non deve mai sembrare un omaggio scadente.
Come scegliere il gadget giusto
Partire dall’oggetto è il modo sbagliato di ragionare. Prima di tutto bisogna chiedersi:
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Qual è l’obiettivo della mia campagna?
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Chi è il mio target?
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In quale contesto verrà distribuito il gadget?
Solo dopo aver risposto a queste domande ha senso scegliere il prodotto più adatto. Ad esempio:
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Se il tuo obiettivo è la visibilità di massa, meglio un gadget utile e durevole
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Se partecipi a una fiera, scegli un oggetto che incentivi il contatto successivo
Conclusione
Fare gadget non è sbagliato in sé. È sbagliato farlo senza una strategia. Un gadget deve essere un mezzo, non un fine. Deve rafforzare il brand, creare valore per il destinatario e inserirsi in una comunicazione coerente.
Se il tuo unico motivo per investire in gadget è "perché lo fanno gli altri", fermati. Rivedi la tua strategia. E solo quando avrai chiaro il perché e il come, scegli il cosa.